| Bellincioni Gemma | soprano |
Figlia di Cesare B., basso-buffo, e del contralto Carlotta Soroldini, inizia a lavorare con i genitori. Dal 1870 interpreta ruoli di bambino a Milano, T. Filodrammatico e Monza. Si perfeziona con L. Corsi e G. Ponti. Deb. vero e proprio a Napoli, S.C. nel 1879 ne 'Il Segreto della Duchessa' di Dell'Orefice. Nella stessa città canta anche al T. Nuovo 1880 ('Tutti in maschera' di C. Pedrotti) e al T. dei Fiorentini. In seguito compie 'tournées' in Spagna e Portogallo (1882: Lucia, Gilda); poi, a Roma, T. Argentina 1884, raggiunge il successo in 'Traviata'. Immediatamente celebre in Europa e in America del Sud (1886), viene giudicata da Verdi come una Violetta eccezionale, 'che dà una nuova luce ai vecchi trucchi del mestiere'. È stata anche scelta da Mascagni per creare il personaggio di Santuzza ('Cavalleria') nel 1890; da Giordano per 'Mala Vita' (1892) e 'Fedora' (Milano, 1898). Nel 1906 a Torino (dir. Strauss) è la prima Salomè italiana (R. Strauss), ruolo che poi interpreta anche a Parigi (O. 1911, dir. Strauss) per dare l'addio alle scene. Portavoce di spicco della Giovane scuola verista, ha interpretato per la prima volta: 'A Santa Lucia' di Tasca; 'La Martire' di Samara; 'Moïna' di De Lara; 'Le Nozze istriane' di Smareglia; 'Lorenza' di Mascheroni; ecc. Dopo aver abbandonato il teatro, ha insegnato a Berlino, Roma, Vienna, Siena e Napoli. È stata una delle più grandi interpreti liriche di tutti i tempi. |
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