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| Jurowski Vladimir | direttore d'orchestra |
Il brillante debutto di Vladimir Jurowski al Covent Garden nell'aprile 1996 con Nabucco è stato accolto da entusiastici consensi sia dal pubblico che dalla critica («...ha una visione sorprendentemente sicura della partitura. Di nuovo, per favore, e presto...» ebbe a scrivere quell'anno Rodney Milnes sul Times). |
Nato a Mosca, Vladimir Jurowski compie la prima parte dei suoi studi musicali nella città natale, inizialmente con il padre e quindi presso il Conservatorio. Nel 1990 si stabilisce con la famiglia in Germania, porta a termine la sua formazione presso le accademie musicali di Dresda e Berlino e si perfeziona con Colin Davis, Rolf Reuter e Semion Skigin. |
Nel 1995 ha debuttato al Festival di Wexford, dove ha diretto Notte di maggio di Rimsky-Korsakov, incontrando un successo sensazionale che lo ha rivelato come uno dei direttori più interessanti della sua generazione. Ha successivamente diretto alla Komische Oper di Berlino e concerti sinfonici con l'Orchestra della Welsh National Opera di Cardiff, l'Orchestra Verdi di Milano e l'Orchestra del Teatro Comunale di Bologna. Nel 1997 ha debuttato al Maggio Musicale Fiorentino e sul podio dell'Orchestra Filarmonica di Lussemburgo al Festival di Echternach. Nello stesso anno ha ottenuto vasti consensi al suo primo impegno al Rossini Opera Festival, dove ha diretto una nuova produzione di Moïse et Pharaon, ed ha debuttato al Théâtre Royal de la Monnaie di Bruxelles, all'Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma (con la prima esecuzione italiana della Sinfonia n. 8 di Henze) ed al Teatro Real di Madrid. |
Dal 1998 è stato regolarmente ospite di alcune delle più prestigiose istituzioni musicali europee come il Teatro La Fenice di Venezia, la Welsh National Opera di Cardiff, il Covent Garden, il Théâtre Royal de la Monnaie di Bruxelles, il Festival Internazionale di Edimburgo, l'Opéra Bastille de Paris, la Komische Oper di Berlino, il Teatro Comunale di Bologna, il Teatro Comunale di Firenze, la Oslo Philharmonic, il Teatro di San Carlo di Napoli, il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, la English National Opera, la Bayerischer Rundfunk, l'Orchestra Sinfonica Verdi di Milano, l'Orchestra Sinfonica della Rai di Torino, la Semperoper di Dresda, Los Angeles Philharmonic, Russian National Orchestra. Nel dicembre del 1999 ha debuttato alla Metropolitan Opera, con Rigoletto, mentre il suo debutto sinfonico negli Usa ha avuto luogo con la Minneapolis Symphony Orchestra nel marzo 2001. Di particolare rilievo il suo recente ritorno al Metropolitan per Evgenij Onegin e Jenufa, salutati da numerosi consensi di pubblico e critica, ed al Teatro Comunale di Bologna per La dama di picche. |
Il calendario dei principali appuntamenti futuri prevede nuove produzioni di Parsifal alla Welsh National Opera, della Dama di picche al Metropolitan, oltre a Die Fledermaus, Die Zauberflöte e Gianni Schicchi a Glyndebourne, La sposa venduta e Jolanta al Teatro Comunale di Bologna, Evgenij Onegin, Die Fledermaus e Guerra e Pace a Parigi. In campo sinfonico dirigerà concerti con la London Philharmonic, l'Ensemble Intercontemporain de Paris, la Gürzenich Orchester di Köln, la Rotterdam Philharmonic Orchestra, l'Orchestra Sinfonica della Rai di Torino, le Orchestre dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, del Teatro Comunale di Bologna, del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e del Teatro La Fenice di Venezia. |
La discografia di Vladimir Jurowski comprende, fra l'altro, la prima incisione assoluta (1994) della cantata Exil per soprano e orchestra da camera del compositore georgiano Giya Kancheli per l'etichetta tedesca Ecm, L'etoile du Nord per la Naxos-Marco Polo Records (1996), Werther (1999), che ha segnato il suo debutto con la BMG, e un cd di musiche di Milhaud, Debussy e Tomasi per Arte Nova (1999). |
Nell'estate del 2000 è stato nominato Direttore Ospite Principale dell'Orchestra del Teatro Comunale di Bologna e, nel 2001, dell?Orchestra Verdi di Milano. Recente la sua nomina a Direttore Musicale del Glyndebourne Festival Opera e l'attribuzione del Premio Abbiati quale migliore direttore dell'anno 2000. |
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